IL MONDO MAGICO DI
SANDY, DI DANIELA VIVIANO
“Narra la leggenda
che sia accaduto solo una volta, dico una volta sola che una goccia di rugiada
abbia scelto proprio quell’istante infinitesimale per nascere, quell’attimo
fugace in cui il sole e la luna fossero a contatto l’uno con l’altra. E proprio
in quell’attimo pare sia nata la bellissima fata di nome Sandy.”
Con questa soave
descrizione, che accarezza i sensi della fantasia e ci catapulta in un viaggio
ricco di personaggi e prove da superare, l’autrice presenta la protagonista, Sandy,
avviandoci ad una lettura- avventura tutta da scoprire.
Tra elfi, draghi,
streghe e fate emerge un filo conduttore che, oltre ad unire ed intrecciare in
modo inaspettato le vite dei personaggi principali, riporta prepotentemente
alla vita reale, invitando a delle riflessioni della vita quotidiana che, per
quanto basilare, molto spesso nella contemporaneità dei nostri giorni sono
trascurati, o ancor peggio dimenticati.
Daniela Viviano
attribuisce il giusto valore all’importanza dei quattro elementi a cui associa
caratteristiche magiche esaltandone il valore primordiale in tutta la loro
essenza. Il rifermento ad aria-acqua-terra-fuoco è rafforzato anche dall’importanza
fondamentale che assume il loro equilibrio e della forza nella loro stesa
natura come elemento unico e imprescindibile. Questi stessi componenti che
rappresentano l’elemento di forza e magia della protagonista Sandy, sono
ulteriormente rafforzati da un altro elemento magico associato a colei che
rappresenta la forza ed il coraggio Elfa Solar: la spada. Quest’ultima
consentirà loro di sconfiggere il nemico comune, il Re Oscuro. Ma questa
componente, che avvalora il detto l’unione fa la forza, si ripresenta con le
quattro fatine, amiche della protagonista, che saranno presenze costanti per
sostenerla, aiutarla e difenderla dagli attacchi esterni, coadiuvate dall’elfo
Fanny, colui che ama Sandy. Quindi il valore dell’amicizia, il valore
dell’amore e della forza motrice che rappresenta, sono caratterizzati da questo
affetto costante che rende forti le relazioni delle amiche e non solo, contro
ogni apparente contraddizione. Ancor più tutte le loro azioni, pensieri e modi
di agire sono resi più nobili da un valore aggiunto di cui si sente forte
esigenza: la sincerità. L’essere sinceri rappresenta l’animo delle persone che
in ogni loro azione, pensiero o parola rispecchiano l’indole ad essere privi di
intenzione ad ingannare o tradire la fiducia del prossimo. Una parola da una
musicalità così semplice, ma pregna di un valore aggiunto che fa la differenza
negli individui di cui ne sono dotati.
Quale parola
sequenziale più adatta alla sincerità se non la verità, che nel racconto assume
un ruolo di vera protagonista, che celata dalla menzogna, camuffata da
sortilegi ingannevoli, sarà poi propulsione nelle scelte della protagonista
Sandy, guidata dal suo buon cuore. La natura di ogni individuo, anche se
celata, dimenticata, è sempre in noi stessi e riemergerà forte, guidata
dall’istinto e dalla consapevolezza che restituisce l’identità nuda e cruda di
appartenenza. Un’identità esplicita, liberata da contraddizione grazie alla
verità. Medesimo percorso della protagonista, che rivivrà in modo catartico ciò
che ha vissuto colei che l’ha cresciuta, come accade nelle famiglie
appartenenti alla vita del quotidiano, in cui gli “avvenimenti si ripetono”
sino a quando non si è pronti al risveglio, inteso come presa di coscienza
della realtà circostante e di sé stessi. Così nel racconto la presa di
coscienza porterà a donare sacrificando l’egoismo affettivo, cioè rinunciando a
ciò o meglio chi si ama, perché voler bene non significa trattenere a sé, ma
donare libertà di scelta e crescita individuale, che conduce poi alla
consapevolezza.
Questa lettura si
apre ad un viaggio fantastico per ogni lettore, non solo per scoprire le
vicende della protagonista e dei vari personaggi, ma per riappropriarsi,
attraverso l’irreale di ciò che ci appartiene e fa parte di tutti nella vita
reale: verità, coraggio, forza, amicizia, amore e famiglia, con una ricerca
approfondita per riappropriarsi delle proprie radici.
Simona Trunzo






